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domenica 22 ottobre 2017

CON GRINTA E CLASSE PER ABCHA E GLI ALTRI: IL MONTEBELLUNA PAREGGIA IN "ZONA CLODIENSE"

Una Clodiense tutto cuore esce da Montebelluna con un punto. E avrebbero potuto essere tre, se in piena "zona Clodiense", come ormai può essere chiamata quella attorno al 90° minuto, il centravanti trevigiano Munarini non avesse inzuccato il cross del pareggio. Ma quel che più importa, dopo il terribile incidente stradale di ieri che è costato una probabile frattura a Mohamed Abcha e varie contusioni a Volpato, Dell'Andrea e Cacurio, è stato lo spirito di abnegazione mostrato in campo dalla squadra per tutti e novanta i minuti: un gruppo unito, tenuto assieme dalla grinta del leader difensivo Patrizio Caso -suoi tutti i palloni piovuti in area- e dal sacrificio di ogni giocatore, specie impegnato fuori ruolo come Lorenzo Mazzola (oggi pregevole terzino destro) oppure capace di correre a tutta fascia per tamponare le falle, come Stefano Santoni. Fra le sgroppate dello sgusciante Farinazzo e i puntuali inserimenti di Andrea Delcarro, su tutti svetta la doppietta di classe di Raffaele Baido, che aveva dato ai lagunari l'illusione della vittoria nella seconda metà della ripresa: ma è stata l'intera Clodiense a giocare per i compagni incidentati, anche a tacitare le polemiche delle ultime ventiquattr'ore proprio coi padroni di casa, i quali stazionano in classifica a parità di punti con la società di Ivano Bielo.

una sintesi della partita:


Succede infatti che la Clodiense Chioggia Sottomarina, una volta appresi i drammatici fatti della Romea, aveva chiesto al Montebelluna la disponibilità di rinviare l'incontro odierno. Cosa che per molte ore è rimasta in sospeso, senza comunicazioni, e solo in serata è arrivato il diniego della richiesta, con la consegna di presentarsi oggi allo stadio San Vigilio. Chi è stato a rifiutare? La società ospitante scarica sulla federazione dilettanti, affermando di aver dato il nulla osta al rinvio; qualificate fonti granata invece affermano che la federazione fosse d'accordo ma che proprio il Montebelluna non avesse accettato. La cosa ha procurato strascichi nei network, ad appesantire il clima già plumbeo nel cielo e nell'animo scosso della Clodiense, che ieri ha rischiato di perdere quattro ragazzi, quattro giovani vite, e di uno di loro -Momo Abcha- sa di dover fare a meno per qualche tempo.
Nella città della Lotto, l'allenatore granata Massimiliano De Mozzi si trova con gli uomini contati, soprattutto la difesa è decimata. Così per il suo 4-3-3 decide di arretrare Mazzola e di affidare la fascia sinistra ad Andrea Moretto, rilanciando Conti quale schermo e riportando Baido alla funzione di attaccante centrale. In panchina si rivede per la prima volta quest'anno Emanuel Abrefah, e grande sorpresa all'annuncio delle formazioni per la presenza col numero 19 di Raffaele Cacurio, che ieri si trovava in quella maledetta macchina. Risponde il Montebelluna con uno schieramento quasi speculare, dove il perno ha il numero 8, si chiama Valeriano Nchama e gioca nella nazionale della Guinea Equatoriale. In tribuna coperta, poco più di 150 spettatori -discreta la rappresentanza chioggiotta- che avevano messo nel conto la possibilità di dover sfidare anche la pioggia incipiente su tutta la regione. Arbitra il match Campobasso della sezione di Formia.
La partita inizia come se ieri non fosse successo niente, con la Clodiense che assume un atteggiamento propositivo e particolarmente efficace sulla catena di destra fra Mazzola (positivo per tutto l'incontro nel nuovo ruolo) e Farinazzo, che fa ammattire più volte il suo marcatore scappandogli spesso. Ognuno rispetta la propria posizione e aiuta gli altri, raddoppiando sistematicamente: tutti paiono dare qualcosa in più, il simbolo è Santoni che rincorre ogni cosa gli capiti a tiro. La prima emozione al 16°, quando Delcarro incorna con perfetta scelta di tempo un calcio d'angolo dalla destra e costringe il portiere locale Milan alla parata miracolosa. I contrattacchi degli uomini in maglia blu si infrangono ripetutamente sulla diga centrale di Caso e Granziera, aiutati da una squadra corta e capace di raccogliersi in pochi metri. L'unica risposta casalinga nella prima frazione è affidata al destro del difensore centrale Nicola Tonizzo, che su punizione chiama il portiere Luppi a mostrare i propri riflessi, salvando in corner al 35°. Un discreto predominio territoriale montebellunese a fine primo tempo non cancella la buona prova caratteriale offerta dai granata, che vanno al riposo sullo zero a zero.
A inizio ripresa, gli equilibri sono presto spostati dal gran destro di Tonizzo, che da oltre 25 metri si sistema il pallone e indirizza all'angolo alto dove Luppi -neanche tanto fuori dai pali- non può più arrivare. Il vantaggio rinfranca il gioco degli azzurri ma sale in cattedra Delcarro, che con un grande passaggio filtrante mette Farinazzo solo davanti a Milan: pallone deviato e nuovo calcio d'angolo. Al 60° De Mozzi decide di far debuttare in questa stagione Abrefah, che va a rilevare Conti; intanto Nchama, che a centrocampo recupera molti palloni, sfiora il palo con un bolide. Mentre Munarini si destreggia fra tre difensori reclamando invano una punizione, in sei minuti la possibile svolta del match per i granata: al 68° Baido prima gira al volo un corner dalla destra, impattando con potenza e precisione e raccogliendo il giusto pareggio, poi insacca un perfetto cross basso di Farinazzo in azione di contropiede, con la difesa di casa sbilanciata. Bellissime le esultanze della Clodiense, tutta assieme sulla fascia che dà verso la tribuna. Nel mezzo, l'incrocio dei pali scheggiato dal solito Tonizzo su tiro da fermo, con una traiettoria che si abbassa all'improvviso.
A questo punto la Clodiense si sistema in campo per contenere il prevedibile assalto finale degli uomini di Zulian: Abrefah si piazza largo a sinistra, Moretto si accentra a dare ulteriore sostanza al fortino, il duracell Santoni ha ancora energia e come lui Mazzola. La girandola di cambi produce anche la meraviglia, all'86°, dell'ingresso in campo di Cacurio: nei suoi occhi ancora lo scontro frontale, nelle gambe pochi minuti in stagione dopo l'infortunio, ma è gettarsi oltre l'ostacolo che serve. Un minuto dopo la Clodiense reclama un fallo di mano in area, sul capovolgimento di fronte Pettinà crossa da sinistra e Munarini impatta di testa da pochi metri. Due a due mentre la pioggia assume vigore e proprio Cacurio, all'ultimo tuffo, ha la palla per il colpaccio, ma spreca alto da buona posizione: sarebbe stato il coronamento di una favola, che a scriverla avrebbe dato i brividi.
L'arbitro Campobasso fischia la fine al 94°, in perfetto orario di recupero, per un pareggio sostanzialmente giusto anche se ormai i granata avevano fatto la bocca (e non è la prima volta) a una suggestiva vittoria esterna da dedicare agli infortunati di ieri. Tutta un'altra marcia rispetto al desolante 0-3 casalingo contro l'Ambrosiana: oggi gli uomini di De Mozzi hanno giocato con generosità, applicazione e lucidità, convincendo nelle due fasi e ponendo buone basi verso i prossimi impegni. Venerdì 27 ottobre, nell'anticipo al Ballarin, arriverà la capolista Virtus Vecomp Verona che oggi ha sepolto 5-1 proprio l'Ambrosiana, mentre mercoledì 1° novembre trasferta a Belluno, uscito vittorioso 3-1 dal derby interno col Feltre. Ma sperando di recuperare i terzini Volpato e Dell'Andrea, e magari qualcun altro dei lungodegenti, la Clodiense di oggi può giocarsi le partite con presupposti confortanti: Momo Abcha -dal suo letto all'ospedale dell'Angelo- può essere fiero dei suoi compagni, nell'attesa di tornare in campo, salvo e sano.

Le pagelle della Clodiense: Luppi 6.5, Mazzola 7, Moretto 6.5, Conti 6, Granziera 6.5, Caso 7, Delcarro 7, Hima 6, Farinazzo 7, Santoni 7, Baido 7.5. (Abrefah 6, Cacurio s.v., Saani s.v.)

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